martedì 23 giugno 2020

cosa succede

Proseguiamo navigando a vista, presi dalla stanchezza, con contorno di preoccupazioni personali, familiari, generali.
E' tutto un po' strano, a volte molto strano.
Ci sono sacche di quasi normalità, persone che chiacchierano, i bambini che giocano.
Riaprono i centri estivi, e grazie al contributo comunale ce la possiamo fare...non chissà quanti giorni, ma insomma un paio di settimane, tanto per staccarci un po', tutti, almeno per qualche ora.
E' necessario.
A me, sicuramente. Ma anche agli altri tre, che ne sono meno consapevoli.
Non l'avrei mai detto, ma ho cominciato a correre. O meglio, faccio, per un tempo ridicolo, qualcosa che qualcuno molto vecchio e malato potrebbe definire, in uno sprazzo di ottimismo, correre.
Ma è già qualcosa, anzi è tanto.
Dopo 5 anni, 6 se consideriamo la gravidanza, ricomincio, piano, a esistere.
Ho curato i denti, ho prenotato un paio di visite specialistiche, e faccio questa cosa che chiamo correre.

p.s. mentre scrivo, nella mia mezz'ora quotidiana di pace, sento i bambini che, a turno o insieme, si lamentano e piangono. Sento anche diversi tonfi.
Considerando che sono nella sala con il padre, sala arredata solo con la libreria e un divano modulare...tutto nella norma.
E se esistesse un centro estivo anche per i mariti, ce lo manderei, maledetto lavoro da casa.