La vita è questione
di scelte.
Fare il genitore…
è questione di scelte.
Ieri sera, potevo
scegliere.
Patato stranamente
si è addormentato (stremato da quanto aveva ciucciato nelle 4 ore
precedenti, immagino), verso le 8, cosa che fa molto raramente.
Di solito passo la serata con lui sulla tetta e con Topo sulla schiena, o sul fianco libero, a leggere librini o a tentare di giocare con lui anche se in maniera piuttosto “statica”.
Di solito passo la serata con lui sulla tetta e con Topo sulla schiena, o sul fianco libero, a leggere librini o a tentare di giocare con lui anche se in maniera piuttosto “statica”.
Ieri sera potevo
scegliere.
Dopo una giornata lunga e insonne (preceduta da una notte complicata), potevo scegliere se buttarmi a peso morto sul letto, approfittando del sonno di Patato...o se dedicare del vero tempo a Topo. Un tempo senza piccola idrovora che blocca le braccia della sua mamma.
Neanche a pensarci...o meglio, qualche secondo di pensiero c’è stato, lo ammetto, ma poi la scelta è stata facilissima.
Dormirò quando Patato sarà un pelino più grande e comincerà a farsi dei pisoli un po’ più spesso.
Dopo una giornata lunga e insonne (preceduta da una notte complicata), potevo scegliere se buttarmi a peso morto sul letto, approfittando del sonno di Patato...o se dedicare del vero tempo a Topo. Un tempo senza piccola idrovora che blocca le braccia della sua mamma.
Neanche a pensarci...o meglio, qualche secondo di pensiero c’è stato, lo ammetto, ma poi la scelta è stata facilissima.
Dormirò quando Patato sarà un pelino più grande e comincerà a farsi dei pisoli un po’ più spesso.
E ho dedicato
quell’ora prima della nanna di Topo solo a lui, tenendolo in
braccio e coccolandolo, permettendogli finalmente di essere di nuovo
lui “il bimbo piccolo “ (chiama così suo fratello, nessuno gli ha mai detto che lui è "quello grande" o altre cose che non condivido...): in braccio,
cullato, vezzeggiato. Cosa che io faccio ogni volta che
posso..ma avermi tutta per sé gli è piaciuto molto.
Tutte le sere prima di mandarlo a letto con il Filosofo gli dico che gli voglio tanto tanto bene e che se ha bisogno di me basta chiamarmi.
Ieri sera prima di andare mi ha buttato le braccia al collo dicendomi “voio tatto tatto bene mamma!”...e ci è mancato poco che io mi squagliassi in lacrime…
Tutte le sere prima di mandarlo a letto con il Filosofo gli dico che gli voglio tanto tanto bene e che se ha bisogno di me basta chiamarmi.
Ieri sera prima di andare mi ha buttato le braccia al collo dicendomi “voio tatto tatto bene mamma!”...e ci è mancato poco che io mi squagliassi in lacrime…
Mi sembra di essere
un’equilibrista...non professionista. Una che si è trovata
all’improvviso a camminare sul filo: e che non sa mai quando
cascherà giù di nuovo.
Nel frattempo...nel
frattempo penso e cerco di concentrarmi su questi momenti, su quelli
buoni, e di non pensare troppo avanti nel tempo, anche solo a tra
qualche mese, che bisognerà cominciare a trovare strategie per far
dormire Topo nella sua camera (e far sì che Patato, pure lui,
dormicchi un po’ di più nella carrozzina… finché ci sta, nella
carrozzina. Perchè poi saranno altri cazzi...va beh...devo spegnere
il cervello).
Basta. Voglio
concentrarmi sui momenti buoni. Perchè se no davvero ripiombo giù e
non posso permettermelo ora. Si prospettano giorni di maltempo,
chiaramente nel fine settimana. E lì serviranno davvero tutte le
risorse e le energie di cui dispongo.
Faccio del mio meglio.