lunedì 28 agosto 2017

nero su bianco


Magari scrivere aiuta. Anche perché non ho nessuno con cui parlarne. Con cui parlare davvero.
E allora..vediamo.
Cosa mi fa stare così male?
Il Filosofo ha ragione: ho due figli sani, ho avuto un secondo parto senza problemi, ho un figlio maggiore che non ha ancora cercato di uccidere il fratellino...e allora perché non me la godo?
La risposta breve è che non lo so.
La risposta lunga è che razionalmente capisco, ma a livello emotivo e credo proprio anche ormonale sono una tempesta, un casino, un abisso.
E non riesco, per ora, a venirne realmente fuori.
Quando sono sola con Patato, soprattutto di notte, piango spesso.
Negli altri momenti, con Topo che mi osserva come un falco, non posso farlo. Topo vuole la sua mamma, e io cerco di dargliela, la sua mamma. Anche se c’è quasi sempre un piccolo bimbo attaccato al seno, di questa mamma.
E allora Topo si infila nel cuscino da allattamento, e io cerco di non sgridarlo anche se arriva un po’ sgarbato, oppure appena Patato dorme mi fiondo da Topo per stare con lui e giocare.
O leggo librini mentre allatto. E guardo Heidi, e qualsiasi cosa di Myazaki insieme a tutti e due.
Ma non riesco a stare tranquilla.
Sono triste, stanca, e soprattutto preoccupata per il futuro.
Mi preoccupa tra un mese la gestione da sola di due bambini perché il Filosofo sarà via di casa di nuovo tantissimo tempo.
Mi preoccupa che al settimo mese di Patato dovrò tornare a lavoro...e come cazzo farò con lui? Il nido, immagino...se me lo prendono.
E se lo fanno...con che cuore lo manderò così piccolo?
Mi preoccupano le mattine in cui comincerò alle 7.30, vuol dire fuori casa ben prima delle sette...e chi penserà ai bambini? Chi li alza, li veste, li porta al nido?
So che questo problema ci sarà per anni e anni, perché per anni e anni andranno a scuola e non potranno fare da soli.
Dovrò trovare una babysitter, qualcuno di sensato e di disponibile a fare orari del cavolo, all’alba e nel freddo invernale, per portare a scuola due bambini.
Qualcuno di fidato, visto che dovrà anche girarci in macchina.
Mi preoccupa questo inverno, con un Patato piccolissimo e un Topo che si ammalerà, come ogni inverno: mi preoccupa il contagio, e mi preoccupa la gestione di due bambini malaticci o malati e soprattutto di Topo malato che diventa malmostoso e faticoso e io ne avrò anche un altro mini a cui pensare.
lo so, ce l’hanno fatta in tanti prima di me.
Ma io ho paura lo stesso.
E ho paura perché mi sento terribilmente sola. Siamo io e il Filosofo e basta. E se uno di noi due si inceppa per qualche motivo siamo direttamente catapultati nella cacca.
Nessun aiuto in famiglia, inutile ormai anche chiedere.
Pochi soldi per pensare a un aiuto esterno, e comunque..come trovarlo? Ci sto provando, sto informandomi...ma...a quanto pare le babysitter sono come l’araba fenice, e quelle poche ci sono vogliono, anche giustamente, orari di lavoro fissi e anche estesi.
E io non posso offrire nessuna delle due condizioni, temo.
Chissà cosa succederà. In qualche modo sopravviveremo, lo so. ma come?
Vorrei essere più serena, o avere almeno qualche piano in essere. E invece mi sembra di navigare a vista e di non sapere come superare i prossimi mesi.

8 commenti:

  1. ..sicuramente scrivere è un modo x sfogarti quindi ti aiuta di sicuro (e io ti leggo volentieri!!)..io ho solo un figlio (x il momento!!),però capisco come ti senti..il mio L.l'ho desiderato molto e si è fatto attendere un po'..ma quando è nato (parto cesareo perchè era podalico e poi io ho contratto CMV in gravidanza..) i primi periodi a casa con lui sono stati durissimi..finalmente il mio desiderio più grande si era avverato eppure io non riuscivo ad essere completamente felice..ero da sola con un piccolo esserino che richiedeva tutte le mie attenzioni e le mie energie e a me sembrava proprio di non essere in grado di soddsfare le sue esigenze e mi sentivo molto poco mamma..gli ho dato fin da subito il latte artificiale: lui faceva una faticaccia ad attaccarsi e io non ero assolutamente pronta ad affrontare lunghissime giornate cercando di fargli imparare come attaccarsi in modo corretto e soffrendo io sia fisicamente che moralmente..nonostante all'inizio anche questo fatto mi abbia fatto sentire meno mamma (soprattutto x via della, a mio avviso spesso morbosa, tendenza all'allattamento al seno) il latte artificiale è stata una salvezza..orari stabiliti (io sono sempre stata abbastanza fiscale sotto questo punto di vista),lui anche di notte dormiva 3/4 ore e io avevo tempo di ricaricarmi un po'..in ogni caso con il passare del tempo mi sono resa conto che solo io pensavo di non essere all'altezza della situazione,solo io mi vedevo impacciata,solo io temevo che mio figlio e il mio compagno pensassero che non fossi una brava mamma..era tutto nella mia testa..credo sia un passaggio normale,x via degli ormoni,del grande cambiamento che dobbiamo affrontare!!
    Tutto questo è x dirti, anche se non ci conosciamo,che non sei sola,che ti capisco,che so che puoi farcela e che con il tempo vedrai e vivrai tutto da una prospettiva diversa..datti tempo..Patato è nato da pochissimi giorni,Topo è un bravissimo bimbo e sarà un ottimo fratello maggiore e tu (e anche il Filosofo dai ;)) siete dei bravi genitori..è giusto pensare al futuro,a come organizzarsi e gestire entrambi i bimbi,ma cerca di goderti il momento,una soluzione la troverete!!
    Ah..io quando L.aveva 3 mesi sono rientrata part time al lavoro (lo teneva mia mamma) e poi,a quasi 8 mesi ha iniziato ad andare al nido dalle 7.30 alle 17.30..non nego che ho un po' sofferto per averlo mandato quando era così piccino (e soffrto tuttora x doverlo lasciare x tante ore),ma lui in realtà ha vissuto tutto molto serenamente!!
    Scusa se mi sono dilungata e ricorda che non sei sola!!
    In bocca al lupo x tutto!!

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    1. Altroché scusa, sono io che ti ringrazio. Leggere storie altrui, soprattutto se " a lieto fine" :), è sempre di grande conforto. Anche perché mi fa sentire meno sola e mi fa vedere la luce in fondo al tunnel.

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  2. Io ho avuto molte difficoltà nella gestione della mia 2 figlia..con il primo è stato tutto relativamente più semplice, 1po più presenza della famiglia, era l'unico, avevo più tempo eccetera. Arrivata lei quando lui aveva solo 3 anni è stato il caos..lui gelosissimo io che ogni giorno credevo di sbagliare tutto..poco tempo per il grande che soffriva (un giorno mi ha detto mamma mi manchi..sono morta), i suoi dispetti alla sorella..le notti insonni, lei non ciucciava perché nata prematura era minuscola non ce la faceva io col tiralatte..un incubo davvero. Non lavoro perciò per me la problematica nido e rientro non c'era, ma c'erano tutte le altre..oltre al pensiero che avevo proprio voglia d un lavoro ma sarebbe stato difficile per me a quel punto ed il sentirmi tagliata fuori..insomma se tu soffri per il rientro io soffrivo perché ero "solo" mamma e casalinga e anche se non mi dispiaceva mi sentivo a volte soffocare..ci sono passata e capisco proprio tanto bene tutto! Io poi ho risolto andando proprio in terapia un paio d mesi (era grave eh nn godevo più nemmeno del tempo con loro tanto stavo male), mi sono iscritta ad un corso e poi ho lavorato per 6mesi, la piccola al nido la mattina..aveva 1anno e mezzo. Dopo 6mesi mi sono licenziata perché non andava bene al lavoro e mi sono buttata su altro..ma quella pausa mi ha aiutato ad apprezzare di più quello che avevo prima..e adesso aspetto il 3! E ne sono molto felice..
    Un consiglio che posso darti non guardare troppo troppo avanti, fai una settimana x volta e goditi tanto questo tempo a casa con loro...un tassello alla volta vedrai che si incastrerà tutto!!!! Adesso i miei hanno 3 e 6 anni, litigano ancora tanto ma sono molto complici e giocano tantissimo insieme, tanti momenti è come non averli!al parco mi siedo tranquilla e loro fanno da sè..il tempo passa loro crescono e tutto sarà sempre1po più semplice..ora il grande a me inizia la primaria la piccola l'asilo..con la scuola arriveranno altre problematiche ma adesso so che tutto passa e questa consapevolezza mi da tanta forza per questo terzo che arriva! Poi cmq anche non dormire fa tanto..ma tanto...

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    1. In effetti devo cercare di spingermi non troppo in là con il pensiero, fermarmi a piccoli obiettivi raggiungibili. Anche perché sennò impazzisco davvero...
      Congratulazioni per la terza gravidanza!

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  3. Ho letto gli ultimi post. ..mi dispiace tanto! !!! Sono sicura che sono gli ormoni. Anzi non c'è dubbio che sia così. E poi certo, la situazione non è facile per niente e penso che per i prossimi due anni sarà così. L'unica cosa che posso dirti è che ti abbraccio forte, che hai tutte le ragioni per sentirti così, che terrai duro e ce la farai. E continua a cercare una baby sitter, la troverai e sarà un grandissimo aiuto. Continua a scrivere, che sfogarsi fa bene.

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    1. Una soluzione dovremmo trovarla, e so che alla fine in qualche modo la troveremo. Faremo di necessità virtù e qualcosa risolveremo. Razionalmente so che devo stare calma, quando ci riuscirò anche a livello di pancia... Avrò risolto metà del problema

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  4. I pensieri rivolti al futuro riescono ad offuscare anche un'immensa gioia come la nascita di un figlio, in più la situazione ormonale non aiuta. Mi ricordo quando prima della gravidanza sentivo parlare di questo stato d'animo che colpiva quasi tutte le mamme ed io che pensavo "se riuscissi ad averlo sto benedetto figlio e quando mai mi sentirei così" e invece quando è nata topina ero felice, strafelice, estasiata, beata per 20 minuti, e per 10 minuti mi disperavo pensando al presente, al futuro, a tutto.
    Sono DOVUTA rientrare al lavoro per le notevoli pressioni ricevute, seppure ho lavorato fino all'inizio del 9 mese, e sono stata costretta, mio malgrado, a mandarla al nido ad 8 mesi. Eppure eccomi qua, 11 mesi dopo, pare ce l'abbia fatta, pare abbia superato quasi tutto, e chi l'avrebbe detto mai, io per prima mi davo per sconfitta.
    Hai ragione, i tuoi sono 2, ma tu adesso sei in un momento di particolare fragilità, un momento di stanchezza che ti fa vedere solo la parte difficile e quella in salita, poi il bisogno femminile di pianificare tutto il pianificabile non aiuta.
    La soluzione la troverai, la troverete, dovresti solo posticipare i pensieri almeno alla fine della tempesta ormonale e vedrai che qualche spiraglio di luce lo coglierai.
    Vivo anch'io con il senso di colpa per aver dovuto mandare mia figlia al nido, la figlia che tanto ho voluto, desiderato e per la quale mi sono bombardata di ormoni, sbattuta al nido a soli 8 mesi. E cosa avrei dovuto fare? Mollare il lavoro? Non potevo/posso permettermelo e poi penso che il lavoro serva, serva a darti un'identità di donna, oltre che di madre e casalinga. Non mi sento meno brava e capace di chi si è cresciuto i figli in tranquillità, magari con l'aiuto di una fitta folla di familiari ben disposti, ci è voluto del tempo, ma alla fine posso dire che topina ci aiutato in questo, mai un capriccio per il nido, mai un pianto...e chi se l'aspettava, ero io quella che piangeva.
    Questo per dirti che c'è sempre qualcosa che ci sorprende nella vita, adesso non puoi saperlo, ma ce la farai e quando te ne renderai conto, sarai fiera di te!

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  5. Mah...io se potessi il lavoro lo lascerei anche. Mica tanto perchè voglio fare la casalinga...quanto perchè alla fin fine corro corro e con i soldi del lavoro ci pago il nido e poco più ed è un circolo vizioso..
    Comunque sia..anche Topo è andato presto al nido, e mi sa che Patato seguirà la stessa strada.
    Il lato pratico però resta preoccupante...non so davvero cosa cacchio faremo....

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