giovedì 24 agosto 2017

Crisi....o solo baby blues...non lo so.

Anche Topo era così, fin dall'inizio lui era così.
Tetta tetta tetta e altra tetta ancora.
Sempre. Di notte pause di circa 45 minuti.
Di giorno meno.
E pianti se non poteva tettare sempre perchè non c'era niente da tettare.
E c'era l'aggiunta di latte artificiale.
All'inizio davvero poca. Poi sempre di più..e man mano siamo arrivati anche bene allo svezzamento, in fondo non è successo niente di male.
ma io ci stavo male. Stavo male perchè non riuscivo a dare solo il seno.
Stavo male perchè voleva sempre tettare e io ero stanca morta e dolorante e bloccata con lui sulla tetta per 23 ore su 24.
E ora stiamo tornando a questo schema?
Pareva quasi di no.
Questa volta ho più latte, anche se di nuovo non ho avuto chissà che montata.
E questa volta mi sembrava di avere imparato la lezione: se serve il latte artificiale si dà il latte artificiale e non succede niente di male.
E questa volta pareva che Patato riuscisse a stare anche un'oretta di seguito senza tetta, soprattutto di giorno.
Lo so che ha solo una settimana di vita (auguri amorino), ma siamo di nuovo in questa fase di...tetta tetta e tetta.
E io sono un po' in crisi.
So, davvero SO che passerà. Che passeranno le settimane e poi i mesi, che lui crescerà e non sarà più un neonato e così via...ma adesso che ci siamo dentro, e ci siamo dentro da pochissimo...e io sono in crisi.
Sono stanca. Dormo poco, troppo poco.
ho il seno costantemente dolorante e strizzato da lui.
E appena dorme un attimo corro da Topo e cerco di dedicare tempo a lui. Con l'ansia che però Patato si svegli e cominci a urlare.
E in quel caso arriva il Filosofo con lui in braccio e mi dice, come se io fossi tanto ritardata da non essermene accorta, che piange. E aggiunge, come sempre: "secondo me ha fame".
Io sono terribilmente stanca.
Probabilmente finiremo per dare la famosa aggiunta anche a Patato, e anche stavolta il pensiero mi fa sentire un po' inadeguata. Meno che con Topo, almeno.
Ma non riesco a non chiedermi perchè io non riesco ad avere una normale gestione dell'allattamento...perchè???
Lo so. Passerà. Passerà.
Topo avrà momenti di gelosia pesante, e passeranno.
Patato crescerà, e non ci sarà più tetta, ma roba frullata e poi cibo solido e tutto quanto.
E loro giocheranno insieme e si picchieranno e io ricorderò questi giorni solo con tenerezza.
ma adesso sono in crisi.
E di nuovo, la storia si ripete, non ho nessuno a cui dirlo.
Perchè il massimo che mi sento dire in risposta è: passerà.
E questo razionalmente lo so.

6 commenti:

  1. Per intanto un abbraccio! Poi, io sono di parte, eh, e se passa da qui la Leche League mi spezza le gambe e ottura i capezzoli con la plastilina, perchè ovviamente non ho mai allattato e siamo partiti subito con latte artificiale a cascata (che tra l'altro, essendo un pelino più pesante, alle volte fa pure quel bell'effetto da pennica post prandiale di Santo Stefano e il pupo sviene per almeno un paio d'ore con il sorriso soddisfatto di Verdone dopo essersi magnato gli spaghetti. E te con lui)... Ma visto che in giro in genere è sempre tutto un coro di Madri al Naturale con allattamento a oltranza mi permetto... EVVIVA il latte artificiale! DAJE! :-D E' fatto per salvare vite, annientare paranoie, sconfiggere curve di crescita, silenziare ululati famelici e spazzare via, con una sola cucchiaiata di polvere ansie e dolori! E' calibrato, testato, analizzato, ha dentro tutti i nutrienti necessari per far star bene un bambino... e addirittura può darlo pure il papà, mentre la mamma si svaccca nel letto, o si fa una doccia! Ci sono millemila modi, per una mamma e il suo bimbo, di coccolarsi, di starsi vicino, di conoscersi e scoprirsi... che poi tu sia o meno il suo ristorante preferito non farà davvero molta differenza... saranno sempre le tue braccia, il tuo odore, i tuoi occhi, la tua voce a fargli da mondo... insomma, pure se ogni tanto si prende una sorsata di "latte artificale al baretto" con il filosofo, il resto del suo incredibile universo resti tu. E sei perfetta :) (... e più riposata ;) giuro!). Abbraccio finale (li uso come le parentesi). Come postilla aggiungo solo che sì, hai ragione a ripeterti che passerà, ma è anche vero che quando si è nel guado pare non finirà mai... sfogliare il calendario, e lanciarsi un pochino più avanti nel futuro alle volte aiuta a dare maggiore relatività al tempo un po' matto che un bebè scatena.

    Alice artificializzatrice (di latte)

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  2. Prima di tutto, grazie di essere passata di qui! Mi fa davvero tantissimo piacere sempre leggerti! Poi, tutto quello che dici è giustissimo. La mia testa lo condivide pienamente, ora devo solo riuscire a farmi passare il senso di colpa che mi è connaturato. In realtà ho già cominciato con una giunta notturna perché non riesco a tenerlo attaccato costantemente, adesso il mio obiettivo sarebbe fare i primi due mesi con il più possibile il mio latte, e poi cominciare gradualmente ad aumentare le aggiunte anche perché ho bisogno di passare più tempo con l'altro bimbo e se devo costantemente allattare è impossibile. Invece se c'è il biberon che glielo può dare anche il filosofo è tutto molto più facile... Non ci fosse il mio costante senso di colpa sarebbe ancora più facile..

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  3. Tesoro, arrivo in ritardo ma innanzitutto congratulazioni! Io i sensi di colpa per esser passata quasi subito all'artificiale non ce li ho: ci ho provato, non era possibile, né per me che ero piena di ragadi e senza latte, né per lei che moriva di fame. Sono grata al latte artificiale, perché mio padre, nato quando non esisteva, ha invece rischiato davvero seri problemi. E poi perché come dice alice ci siamo fatti anche delle belle dormite, abbiamo ritrovato il senno ed è andato tutto bene. Il senso di colpa è davvero una brutta bestia, lo so, però anche una mamma serena e riposata è una cosa importante per un bambino. Coraggio!

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    1. Quando sarò riuscita a domare almeno in parte il senso di colpa che mi porto dietro praticamente dall'infanzia, la mia vita avrà davvero una grande svolta!

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  4. Auguri innanzitutto!
    Non sei tu che non sei capace di gestire l'allattamento, è l'allattamento a richiesta che, come è giusto che sia (per il bimbo per la mamma un po' meno) va così, è faticoso, logorante dal punto di vista fisico e mentale. Il primo mese me lo ricordo ancora con terrore, topina era sempre attaccata a prender latte e quando non c'era lei, dovevo andare di tiralatte perché il mio corpo faticava a calibrare la produzione, con il risultato di consumarmi giorno dopo giorno, viaggiando costantemente al limite della mastite. Poi come si sa, tutto passa e le situazioni trovano una naturale soluzione.
    I bimbi allattati al seno raramente regalano alla propria mamma più di un 3 ore di sonno continuativo e te lo dice una che allattando ancora è costretta ad almeno 2 risvegli notturni (quando mi va di stralusso eh) il latte formulato da questo punto di vista ha indiscutibilmente il vantaggio di "anestetizzarli" ed arrivano prima al famigerato salto della poppata notturna, quello che io in pratica dopo 18 mesi sto ancora aspettando io!!!
    L'allattamento deve essere un piacere per entrambi, sentire di non farcela è normale, anche non farcela è normale, specie se si ha un altro bimbo piccolo a cui badare, che per quanto comprensivo, buono e tollerante, non va comunque privato totalmente della presenza della mamma.
    Una cosa è certa, il senso di colpa non aiuta, ne' te, ne' lui, ne' tutti voi. Sei in un momento faticosissimo, il senso di colpa risucchia tanta energia, troppa per una che deve fare i conti con un neonato vorace ed un fratellino. Pacificati la coscienza, l'allattamento non è una maratona, si fa quel che si può, hai vinto comunque anche solo per averci provato.
    Vi abbraccio.

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  5. Sono veramente stanca...ma ormai già da qualche giorno siamo partiti con un vero allattamento misto, con buona pace di chi ha tantissimo latte e si lamenta di macchiare le magliette.
    Non è il mio caso. Io quello che ho glielo dò tutto e di più...ma non basta. fine. Pian piano la mia coscienza..si sistemerà :D

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