mercoledì 14 dicembre 2016

...papule, pruriti e via così

A 10 giorni esatti dal vaccino.
Febbrone. Per un giorno.
Poi, l'esplosione. Sulle gambe, e intorno alla bocca.
papule papule papule. Prurito prurito prurito.
Povero cucciolo.
E io subito a pensare: vedi che sei cretina? magari se non lo vaccinavi la varicella non se la pigliava mai!!!!!
Poi ho sentito la pediatra.Che mi ha fatto vedere le foto della "vera" varicella.
ecco. Le gambine di Topo, in confronto, erano un fiore.
E mi ricordato che:
1. reazione al vaccino? normale.
2. ti sembra messo male? Non lo è. La varicella spappola anche per 10 giorni. Lui guarirà prima. Verissimo, in 4 giorni è a posto (qualche crostina a parte).
3. Si evita rischi tipo fuoco di s. antonio e così via.
Insomma mi ha rincuorata.
Però che palle...faccio il vaccino per evitare malattie schifose..e queste in qualche modo vogliono farsi notare lo stesso?
Comunque...è passata.
In compenso dalla pediatra c'era questa madre con bambina distrutta in braccio.
Che mi dice: state lontani, è meglio, è sospetta rosolia.
Io la guardo, la bambina avrà già 3 anni.
E dico: noi siamo vaccinati.
Lei: ah no, noi no! Noi niente vaccini. Sono contraria
E lì, lì, per un lungo attimo, guardando quella bambina distrutta e quella donna deficiente, ho sentito in me il fortissimo desiderio di prendere la detta donna a testate nel setto nasale.
Ma poi ci ha chiamati dentro la dottoressa.

lunedì 5 dicembre 2016

E quando meno te lo aspetti, ecco un vaccino nuovo.

Che qui non è tra quelli passati gratis, ma 50 euro per mio figlio li investo volentieri.
E così, ecco fatto anche un altro vaccinone. Quello per la varicella. Dopo tanto esserci consultati tra noi genitori, e con pediatra e medico epidemiologo.
Come già successo per il vecchio trivalente (che poi erano 4 o 5 vaccini) e gli altri...nessun effetto collaterale.
A marzo avremo la seconda e ultima dose.

giovedì 17 novembre 2016

La prima "gita scolastica"

Stamattina hanno fatto la prima gita scolastica con l'asilo nido.
La coordinatrice ha mandato un sacco di foto dei topini in uscita, alla giostra natalizia e poi tutti al bar a fare colazione, una meraviglia.

E' strano pensare che sia già così grande, anche se è ancora piccolo in fondo non è più poi così piccolo...non riesco a spiegare neanche a me stessa quello che vorrei dire.
A volte mi sembra ancora minuscolo, a volte resto stupita di quanto sia già una persona con un carattere, delle espressioni, delle idee e dei gusti.
E' strano.
Io ero super d'accordo per la gitarella, il babbo era più dubbioso, perchè fa freddo, e se poi si ammala, e se poi suda...

Vedremo come va, se stasera lo vado a prendere ed è iper raffreddato..mea culpa che ho insistito per farlo andare.
A vedere le foto si è divertito tantissimo (e al bar erano bellissimi, tutti intorno al tavolo occupatissimi con le brioches) e oggi non sembrava neanche così freddo...speriamo bene!!!

giovedì 10 novembre 2016

Cambiare casa (virtuale)

I traslochi sono sempre faticosi. Anche quando non ci sono scatoloni da fare. Che poi, per me, i traslochi fisici sono anche più facili di quelli "mentali", perchè la roba, le cose, gli oggetti, i muri di una casa...sono appunto roba, cose.
E le cose, per quanto importanti, le dimentico in fretta. Forse sta solo crescendo il mio minimalismo? Non so.

Come che sia, il trasloco del blog è stato un po' più complicato di quanto credessi. Pensato. Rimuginato. Un po' sofferto.
Mi sentivo a casa, "di là", dove ho raccontato anni di vita, anni segnati dalla ricerca di un figlio. Tentativi falliti, medici, ospedali, cliniche, aborti precoci.
E poi ecco la gioia, la fivet andata bene, finalmente, e la gravidanza con tutti i suoi casini e il parto, e l'amore della mia vita finalmente. I
l mio blog era stato soprattutto il posto dove sfogare il mio dolore, dove condividere una storia faticosa. Se fosse un oggetto, sarebbe pesantissimo. Denso. Difficile da trasportare, un oggetto così. Pieno di spine e di lacrime. E' stato importantissimo per me scriverlo. Condividere tanto con altre persone.

Ma la mia vita è cambiata.
Ormai mio figlio ha quasi due anni (quasi due anni?!?! il tempo vola) e io sono diversa.
La mia vita è diversa. Ci sono le spine, ci sono le lacrime, ma c'è una pienezza, un amore che non avevo neanche immaginato potesse essere così grande, così totale. Sono cambiate tante cose, non solo fuori, nella mia vita, nella mia casa, nel mio corpo, ma dentro la mia testa. E tutte queste cose avevano bisogno di una casa nuova.

E' strano, ricominciare così.

Ma l'altra "casa", l'altro blog, è un pezzo di me che ora voglio lasciare lì, come un pezzo di me che di certo non nego. ma che ora non voglio più portarmi sulle spalle.