giovedì 10 novembre 2016

Cambiare casa (virtuale)

I traslochi sono sempre faticosi. Anche quando non ci sono scatoloni da fare. Che poi, per me, i traslochi fisici sono anche più facili di quelli "mentali", perchè la roba, le cose, gli oggetti, i muri di una casa...sono appunto roba, cose.
E le cose, per quanto importanti, le dimentico in fretta. Forse sta solo crescendo il mio minimalismo? Non so.

Come che sia, il trasloco del blog è stato un po' più complicato di quanto credessi. Pensato. Rimuginato. Un po' sofferto.
Mi sentivo a casa, "di là", dove ho raccontato anni di vita, anni segnati dalla ricerca di un figlio. Tentativi falliti, medici, ospedali, cliniche, aborti precoci.
E poi ecco la gioia, la fivet andata bene, finalmente, e la gravidanza con tutti i suoi casini e il parto, e l'amore della mia vita finalmente. I
l mio blog era stato soprattutto il posto dove sfogare il mio dolore, dove condividere una storia faticosa. Se fosse un oggetto, sarebbe pesantissimo. Denso. Difficile da trasportare, un oggetto così. Pieno di spine e di lacrime. E' stato importantissimo per me scriverlo. Condividere tanto con altre persone.

Ma la mia vita è cambiata.
Ormai mio figlio ha quasi due anni (quasi due anni?!?! il tempo vola) e io sono diversa.
La mia vita è diversa. Ci sono le spine, ci sono le lacrime, ma c'è una pienezza, un amore che non avevo neanche immaginato potesse essere così grande, così totale. Sono cambiate tante cose, non solo fuori, nella mia vita, nella mia casa, nel mio corpo, ma dentro la mia testa. E tutte queste cose avevano bisogno di una casa nuova.

E' strano, ricominciare così.

Ma l'altra "casa", l'altro blog, è un pezzo di me che ora voglio lasciare lì, come un pezzo di me che di certo non nego. ma che ora non voglio più portarmi sulle spalle.

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