domenica 20 agosto 2017

Un parto da protagonista

Ed eccoci qui. In 4.
E' insieme strano e quasi (quasi) già normale, essere 4.
per ora però prevale lo strano.
Comunque, in quattro.
Io avevo, in particolare, due paure:

1. che Patato nascesse proprio nei 2 giorni e mezzo in cui mio padre era in ospedale --> non avremmo avuto aiuti, soprattutto di notte, e avrei dovuto fare tutto da sola

2. che si arrivasse all'induzione di nuovo.

Se ne è realizzata solo una, e abbiamo avuto anche una gran fortuna, perchè alla fin fine..abbiamo risolto anche quella.

Mio padre è stato ricoverato mercoledì 16 agosto di pomeriggio.
Io stavo benino, doloretti vari, lombalgia, il solito.
Di mattina avevamo fatto la spesa e di pomeriggio è arrivata un'amica di Topo a giocare nel parco.
Alle 18 circa li ho lasciati con il Filosofo e la mamma della bimba, e sono venuta in casa a preparare la cena.
Ho sentito mia cognata, illustrandole le mie paure e lei, miracolissimo, mi ha detto che se proprio proprio fosse successo di notte, lei riusciva a venire da noi (a 25 km), perchè tanto aveva marito a casa e pure tata dei bambini disponibile per emergenze.
Perfetto. Ci salutiamo col suo augurio che non si arrivi a lunedì 21 con l'induzione.
Si fa sera e torna Topo, gli dò la cena, facciamo un po' di giochi, leggiamo 4 volte lo stesso librino e poi ci alziamo dal divano.
Ore 20.45, Topo vuole un giocattolo che è in alto: mi allungo per prenderlo e....si rompono le acque!!!!

Allora è così che succede? Che senso di bagnatissimo. Aiuto, sto facendo una pozzanghera.
Siccome sono positiva al tampone, vestiamo Topo e partiamo per l'ospedale. Avvertiamo mia cognata che dice che arriva per le 11.
In reparto trovo dottoressa giovane e gentile che mi ha già scollato 2 volte le membrane la settimana prima.
Mi visita e conferma: collo pervio a due dita, raccorciato al 50%, membrane rotte.
Ok, ricovero. Topo si gode il giro in ospedale, con tanti strumenti strani e le ostetriche che lo vezzeggiano.
Mi danno la camera e cominciano a tentare di inserirmi la via per la flebo.
Fanno un po' di casino (rottura della vena, 3 dolorosi infilaggi sbagliati) ma poi ce la facciamo e comincio la prima dose di antibiotico, mentre il Filosofo torna a casa per mettere a letto Topo e aspettare la zia.
Io, memore della fatica con Topo, cerco di riposare. Non riesco a dormire, ma avendo la camera tutta per me (l'altro letto è vuoto,fortuna!!!) mi stendo, chiudo gli occhi e  quando sento le contrazioni (fastidiose e basta) mi esercito a rimanere rilassata senza "chiudere".
Non riesco a non pensare a Topo, mi sembra di averlo abbandonato e ho paura che si svegli di notte e vada in crisi.
Il Filosofo torna, e mi dice che ha detto alla zia di chiamarlo subito se Topo va in crisi. Siamo in sintonia, su questo punto, e la cosa mi rassicura.
Pian piano le contrazioni aumentano, e ho bisogno di stringergli la mano quando sono al picco.
Non sappiamo che ore sono, ma dopo un po' lui suona e arriva una giovane ostetrica sorridente che mi dice "via..andiamo in sala travaglio dai".
Lì mi visita: 3 cm circa,tutto molto morbido. mi propone il travaglio in vasca. é circa l'1 e 30 del mattino.
La vasca si rivela un'idea stupenda. l'acqua è veramente caldissima, o a me sembra tale, poi abituandomi mi sembra solo caldina...il Filosofo si siede sul bordo e mi tiene puntato sui reni il telefono della doccia.
Io comincio a sentire male, ma male sul serio. Contrazioni vicini e potenti. "Davvero ottime" dice l'ostetrica, che mi sta monitorando tutto il tempo (che bella invenzione il tracciato wireless).
Ecco..pensavo di essere pronta, preparata al dolore, ma cazzo se fa male.
Le contrazioni sono così vicine, così forti (il Filosofo poi mi dirà che le vedeva sul monitor e si preoccupava perchè dal picco non scendevano mai più giù di 85-90) che io comincio a perdere le speranze di farcela da sola, senza epidurale. Peccato che di notte in realtà non la facciano, perchè questi stronzi pubblicizzano l'ospedale come dotato di percorso di analgesia, ma in realtà c'è solo infrasettimana in orario d'ufficio.
Ho iniziato ad andare in crisi, a dire che non ce la facevo, che era tropo doloroso.
Filosofo e ostetrica a turno mi rassicurano, mi dicono che vado benissimo, l'ostetrica dice che sto respirando bene e che se riesco ad assecondare il dolore farò presto.
Io mi concentro per farlo.
Stavolta, al contrario del primo parto, mi sento davvero io la protagonista.
Capisco cosa succede, sento il corpo che si modifica, sento il dolore che cambia man mano.
Sento quando sto cedendo alla paura e mi concentro per non chiudere, per lasciar fare.
Ma continuo ad avere paura. A un certo punto l'ostetrica mi dice "dai vieni voglio visitarti...così vedi come vai bene!"
Esco dalla vasca, sono passate le 3.30, fatico a sedermi e sdraiarmi sul lettino perchè ogni movimento scatena dolori. Dentro di me sento che comincia il bisogno di spingere. Ma devo aspettare...
Mi visita: 9 centimetri (forse 10 in contrazione)!!!
9 centimetri? davvero?!?!
Ci siamo!!! Posso spingere.
Non ce ne andiamo dalla sala travaglio.
Si comincia a finire: le spinte.
Di nuovo, stavolta ci sono. Sono presente. Non ci sono 40 persone addosso a me, solo l'ostetrica e il FIlosofo che mi abbraccia chinato su di me.
Sento ogni cosa che succede, il dolore, il movimento di Patato che vuole uscire.
La testa che si incorona mi fa urlare come mai avrei creduto, un dolore allucinante...ma vuol dire che ci siamo.
Altre 2 spinte ed eccolo appoggiato sul lettino tra le mie gambe, con una massa di capelli lunghi e nerissimi.
Non piange. Perchè non piange? lo chiedo due volte, forse 3. Nessuno mi risponde.
Poi, finalmente, piange.
E me lo appoggiano sul petto. Ore 4.07 di giovedì 17 agosto.
E' una cosa meravigliosa, che con Topo purtroppo non ho potuto vivere, quanto avrei voluto.
Il Filosofo, stanco, torna a casa e noi restiamo lì sul lettino a cominciare a  conoscerci e a succhiare il capezzolo.
E' stato un parto davvero diverso dal primo, sarà stato perchè non ho dovuto fare induzione? perchè ero più pronta? Perchè era il secondo?
Sicuramente tutto questo e anche di più.
Comunque...è stato doloroso e faticoso...ma io c'ero davvero. Ed è andato tutto bene. Che cosa stupenda.

p.s. mi hanno dato un solo punto. Peccato che mi abbia cucita un'ostetrica diversa, di quelle vecchio stile...che non mi ha voluto fare l'anestesia. "cosa vuoi che sia, un punto, ormai...".
Veramente...fa male, così a secco, essere cuciti. Poi l'ha pure tolto e ridato perchè non le piaceva.
Che cazz...


3 commenti:

  1. Che meraviglia, grazie per aver raccontato tutto! !! Benvenuto Patato, e sono felicissima che sia andato tutto come desideravi! !!! Il parto in acqua lo sogno anch'io. ..chissà...

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    1. Sì..è stato intenso, ma bello e soprattutto senza complicazioni, che è la cosa che più desideravo al mondo.
      In realtà il parto è stato sul lettino, ma il travaglio in acqua :)
      Ora aspetto tuoi aggiornamenti...

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  2. Evviva evviva!! Buon inizio di questa nuova avventura a 4! Alice Felice

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