sabato 10 febbraio 2018

Sì. C'è due (figli) senza tre.


Prima di Topo, la domanda dolorosa era: perché non/allora quando fate un figlio?
Un figlio “generico”, non per forza maschio come il sostantivo declinato lascia intendere.
Potevano chiedermi direttamente perché non mi ero ancora riprodotta, ecco.

Poi è arrivato Topo, e i commenti per fortuna /va beh dai sul suo avere il pene, fondamentalmente.
E la domanda: e la sorellina?
La sorellina. Sia chiaro. Mica un altro maschio.
Che due maroni.

Il mio ciccioso Patato ha fatto impazzire di gioia me e il Filosofo..ma non ha di certo placato gli animi. Anzi.
Non più domande, ma imperativi. Adesso ci vuole la femmina.
Ci vuole la femmina? Eppure non credevo di essere allo zoo, che devo avere per forza due esemplari.
A quanto pare invece è opinione comune che
1. io non possa davvero essere contenta di due maschi
2. io abbia una specie di album incompleto delle figurine.
Mi ripeterò, ma...che due maroni.

Ma che discorsi del cazzo sono?
Che poi, so che se avessi avuto i figli equamente distribuiti per sesso sarei stata considerata “ a posto”.
Assurdo.

In ogni caso, maschio o femmina, il terzo figlio non ci sarà.
E’ una riflessione che ho fatto.
Ricordo il parto di Topo, ricordo il dopo parto e l’utin, e ricordo me stessa guardarlo e pensare che avrei passato di nuovo tutto quell’inferno volentieri, per un altro figlio.
Ricordo il parto di Patato, tutto liscio, tutto da manuale.
E ricordo me stessa pensare che è stato meraviglioso, ma che non l’avrei fatto più.
E’ stato come un “click” nella mia mente.
Non so perché.
C’è che sono mi sento troppo vecchia per ricominciare tra un anno o due.
C’è che ho bisogno di fermarmi a godermi i miei figli che crescono e sento che IO non potrei farlo bene e come voglio se ricominciassi un’altra strada di maternità.
C’è che..c’è che è così che sento. E so che per me va bene così.

Ho due colleghe a scuola, poco più grandi di me. Una con terza figlia piccola, una incinta ora.
Ho guardato quest’ultima pancia, guardo ancora le pancione grandi grandi per strada, e sento una specie di piccola fitta di nostalgia, ogni tanto.
Quella sensazione di ricordo dolce che ha una punta di amaro perché, appunto, sai che per sempre sarà solo un ricordo. Ma un ricordo felice.
Non so come spiegarlo neanche a me stessa.
Sento che è così, che va bene così, e guardo con tenerezza le pance e penso tantissimo che sia bello pensare e poi avere e crescere un terzo o anche un quarto figlio.
E’ un pensiero che non fa male (che strano, per me, pensare a un eventuale figlio che io non avrò, senza dolore. Che cosa nuova e bella), è un pensiero che più che pensiero è sensazione.
Come se il mio corpo avesse deciso qualcosa che il cervello ha recepito ma non ha ancora catalogato bene a modo suo.

7 commenti:

  1. Bella riflessione. ..anch'io credo e sento che mi fermerò a due figli. ..per l'idea proprio di volerli seguire e crescere nel modo migliore, di volergli dare tutta la giusta energia e attenzione. Poi ovviamente non si sa. Nel senso che ora penso così. Magari tra due tre anni la vedrò diversamente. ..ma bo, anch'io per ora ho la sensazione che questa sarà l'ultima "pancia"... :)

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    1. Anche per me è stata prima una sensazione, ora sta diventando proprio una specie di "consapevolezza".
      Chissà se per te sarà uguale...o se invece cambierà qualcosa...intanto...qua Anita si avvicina :)

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  2. Invece io ho sempre saputo ne avrei fatti 3..subito dopo il parto della seconda e nonostante fosse stata una gravidanza non proprio facile già pensavo che alla fine da 4 saremmo diventati 5..e così è stato..certe cose si sanno e si sentono dentro..l'importante è essere felici e stare bene con se stesse e la famiglia creata..2 o 3 figli non ha importanza..come non importa avere la coppia o 2 maschi!

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    1. Ecco, è proprio vero, certe cose te le senti!!!
      A me piace tantissimo vedere le famiglie numerose...chissà come sarà con tre, in bocca al lupo intanto!!!

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  3. Ciascuno ha una propria idea di felicità e di famiglia, ciò che è triste è che per molti la felicità è per forza la classica e canonica famiglia con due figli (di sesso opposto ovviamente). Conosco gente che è felice in due, perché i figli non ci sono e basta, non si chiedono certe cose, non si deve per forza aggiungere un tassello nuovo e diverso dal precedente per essere omologato agli altri.
    Sapessi quante volte mi viene chiesto quando daremo "la compagnia" a Topina (espressione Ancora peggiore per me) ed io che li manderei a quel paese perché un altro figlio proprio non arriva e invece mi tocca recitare la parte di chi sta bene così.
    Non si dicono ste cose, non si chiedono e se proprio vuoi dire delle ovvietà dimmi che non ci sono più le mezze stagioni!
    L'importante e trovare il proprio equilibrio, in 2, in 3 o da soli ed imparare a tapparsi le orecchie!

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    1. Orrore, ma che è "la compagnia"?!?!?! Terrificante.
      Purtroppo su questo argomento non c'è pace, non smettono mai di farti domande o osservazioni cretine (o forse smettono quando hai i due figli maschio e femmina...sempre che tu non faccia il terzo che allora...spesso hanno da ridire pure lì), l'unica è arrivare prima o poi a considerarlo solo rumore di fondo.
      E non è facile per niente, specialmente quando devi pure recitare una parte per non farti rompere le palle ulteriormente...
      come ti capisco!!!

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  4. Ovviamente il tu del mio commento non è rivolto a te, ma a tutti quegli interlocutori come i tuoi!!!

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