lunedì 6 aprile 2020

Crescere insieme

Il grande ha compiuto 5 anni a metà marzo. Il piccolo farà i 3 a metà agosto.

Fratelli.

A volte, ancora, quando dico "i miei figli" o "tuo fratello" o "suo fratello" ho un attimo di esitazione. Come se mi aspettassi che saltasse fuori qualcuno a dirmi "hey hey non barare, figli?! Fratelli?! Che dici!".
Non lo so perchè. Non ho ancora superato il passato? Non del tutto, direi.
Poi sono anche figlia unica, e cresciuta in mezzo ad adulti e vecchi.
Sarà per quello che mi fa ancora strano?
Boh.

A volte li guardo quando sono insieme, li sbircio di sottecchi e mi chiedo come sia, essere fratelli.
Un po' me lo insegnano loro.

E' tanto, essere fratelli: si è fratelli sempre, e in tanti modi.
Li vedo, il grande che fa finta di niente ma è contento quando il piccolo lo imita in tutto e lo prende a fulgido esempio di ogni umana genialità.
Il piccolo che deve fare TUTTO quello che fa l'altro, soprattutto se spericolato.
Hanno due caratteri un po' diversi, il grande istrionico e sensibile, il piccolo testardo e curiosissimo.
Si cercano molto, sempre di più: prima era soprattutto Patato a correre dietro al fratellone, adesso anche l'altro chiama il fratellino per giocare e combinare guai.

Giocano insieme, il miracolo si sta realizzando.
Non per ore, eh, ma a giri di 15-30 minuti alla volta.
Costruiscono capanne, soprattutto. Creano mini comunità di peluche in cui loro sono i fratelli /genitori/accuditori dei loro cuccioli.
A volte vanno anche a caccia di mostri.

Capita spesso che il grande, magnifico costruttore di impalcature incredibili di lego, si infuri perchè l'altro è un perfetto guastatore quando ci mette.
ma di solito il mio perentorio "non picchiare tuo fratello" è rivolto al piccolo.
Per il resto, hanno ancora competenze molto diverse, anche se entrambi sono super chiacchieroni e desiderosi di molte molte moltissime attenzioni.

Patato balla tantissimo e canta e vuole suonare (sì, ho ceduto e presto arriverà un mini ukulele), Topo vuole costruire ingegneristiche architetture, raccontare storie incredibili e sapere nei dettagli in che modo dovrebbe mai funzionare una macchina del tempo visto che il tempo va avanti e non indietro e tornare indietro significherebbe che  noi esistiamo anche indietro ma non è possibile perchè saremmo doppi (tutto questo senza mai prendere fiato).

Topo ha cominciato a dormire da solo nella sua camera a 3 anni e mezzo, Patato invece ha cominciato da paio di settimane, un po' prima rispetto al fratello...sempre tardi rispetto a quei bambini che dormono da soli dal primo giorno di vita.
ma insomma...a me a dire il vero tenermelo di fianco andava bene, lo ammetto.
E devo dire che credevo andasse peggio, e invece...
E invece la sera lo metto a letto, e lui pigola e canta e discute finchè non arriva il fratello a dargli un bacio.
poi sentiamo Topo che fa le scale del letto a ponte, e quando si sdraia sopra le nostre teste Patato lo chiama, per dirgli che gli vuole tanto bene.
E l'altro risponde anch'io. E poi chiama lui, per dare la buonanotte. E alla fine si placano entrambi. Per un po', perchè, di notte ci sono pipì, risvegli e altro.
ma insomma, va bene.
Qualche volta, Topo si sveglia da un incubo. E se prima chiamava, ora ha cominciato a scendere le scale e intrufolarsi nel letto del fratello. E li trovo la mattina, addormentati con le teste vicine.
Altre volte verso le 6 me ne trovo uno o due nel letto, co winnie pooh e goldrake di peluche, pure.
E allora la faccenda si fa un po' affollata, in effetti.
Ma se fossero questi i problemi...


4 commenti:

  1. Sempre prima dei miei che.. dormiamo ancora tutti nel mega letto... Però farli dormire insieme è il mio obiettivo, mi piacerebbe non appena Anita avrà digerito il fatto che di notte non c'è più la puppa...e dovremo studiare un po' come fare... Ma tanto adesso abbiamo tuuutto il tempo per ragionarci su! :)

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    1. E' stato il mio ragionamento...adesso c'è tutto il tempo di provare, sperimentare, fare :-D
      Almeno, questo tempo dilatato e strano, cerco anche di metterlo un po' al mio servizio. Non siamo ancora arrivati a fare un'intera notte senza visite, ma va bene!

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  2. Noi siamo (ancora) tutti e 4 in una stanza, Topina nel suo lettino attaccato al nostro e Topino in mezzo, benché ci sia una cameretta che li aspetta. A questo punto andranno insieme non appena il piccolo se la sentirà.
    Pochi punti di contatto tra i miei ancora, o meglio grandi risate del piccolo quando la sorella fa il giullare per lui, per il resto bisticciano tanto.
    Quanto all'avere un fratello/sorella, la mia esperienza è poco attendibile, abbiamo 8 anni di differenza, un abisso che non si colma mai a dire il vero, specie se come nel mio caso si è fratello e sorella, giochi diversi, età diverse, interessi diversi, tutto. Quando si cresce e ci si potrebbe unire di più, si finisce per essere ancora degli sconosciuti.

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  3. Anche noi avevamo il lettino attaccato al nostro letto, ma Patato lo snobbava di brutto. E così finivo per non avere posto io dove dormire, perchè lui si espandeva come una stella marina ipertrofica.
    Adesso questa invasione della mia parte di letto è limitata a un paio d'ore prima della sveglia, praticamente...e la mia schiena ringrazia. Anche se è sempre bello, in realtà, svegliarmi con la sua faccina sorridente che mi guarda.

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